I depositi fiscali Iva sono stati introdotti in Italia con l’art.50-bis del D.L. n.331 del 30 agosto 1993, convertito con modificazioni con la Legge n. 427 del 29 ottobre 1993, modificato dall’art.7, co.2, Legge n.106 del 12 luglio 2011. L’utilizzo dei depositi Iva consente che determinate operazioni siano effettuate senza assoggettamento all’imposta, rinviando l’applicazione al momento dell’estrazione.
I depositi Iva sono dei luoghi fisici per la custodia dei beni nazionali e comunitari che non siano destinati alla vendita al minuto nei locali dei depositi stessi.
Le operazioni che possono essere fatte utilizzando i depositi Iva sono elencate nel comma 4 dell’art. 50-bis DL 331/93, di cui si riporta il testo:
Per avere il non assoggettamento ad Iva i beni devono essere materialmente introdotti nel deposito.
Causali Iva:
N50B – Acq.interno art.50-bis DL331/93
N50C – Cess.Ue non sogg.art.50-bis,c.4, lett c)
N50D – Ces.beni tab.A-bis art.50-bis, c.4, l.d)
N50E – Cess.beni dep.Iva art.50-bis,c.4, l.e)
N50F – Ces.beni est.dep.Iva art.50-bis,c.4,l.f)
N50G – Ces.beni est.dep.Iva art.50-bis,c.4,l.g)
N50H – Prest.serv.dep.Iva art.50-bis,c.4,let.h)
N50I – Tras.beni altro dep.art.50-bis,c.4, l.i)
N50T – Acq.extraUe non sogg.art.50-bis DL331/93
N50U – Acq.IntraUE non sogg.art.50-bis DL331/93
N50P – Acq.art.50-bis DL331/93 a.p.
21DI – 21% Est.beni dep. art.50-bis, DL 331/93
Causali contabili:
FV06 – Fatt.vendita intracce/dep.Iva
FAED – Estrazione beni deposito Iva
FVED – Ann.estrazione deposito Iva
FA13 – Fatt.acq.Cee/Ep.Iva n.
Nelle prossime newsletter saranno analizzate nel dettaglio le varie tipologie di operazioni con indicazione delle registrazioni e dei riflessi nella dichiarazione Iva annuale.
CB101 – TM/19